CATTIVI MAESTRI

Il giovane seduto vicino a me, forza-lavoro migrante dove il lavoro esiste ancora, potrebbe essere indiano, pakistano, bengalese.

Sbircia di sottecchi lo schermo del mio computer dove appaiono gli aggiornamenti dei risultati delle elezioni.

Siamo all’Aeroporto di Doha, Qatar, e sono le 21 ora italiana di Lunedi 25

Io, emigrante per esigenze interiori che riguardano individui e popoli privilegiati , diretto ad Est.

Lui, emigrante per esigenze economiche che riguardano uomini e popoli in fuga dalla fame , diretto verso Ovest.

Guarda, curioso come lo sono coloro che devono imparare in fretta come e dove va il mondo.

Per anticiparlo, capirlo, sopravvivere.

E’ diretto a Glasgow, dove una forte comunità bengalese lo aiuterà a trovare un lavoro.

Conosco bene la curiosità di questa gente, e non mi meravigliano più le domande sull’Europa, sull’Italia, su argomenti talvolta da noi stessi poco conosciuti.

Mai però mi sarei aspettato che un ragazzo di 24 anni del Bangladesh mi chiedesse se aveva vinto Berlusconi oppure qualcun altro.

Eravamo ancora alle proiezioni, ma il quadro era ormai chiaro…… che era oscuro.

Mi sono nascosto dietro il solito ipocrita dito :“ siamo solo all’ inizio “ gli ho detto riferendomi ai dati, in realtà pensando al futuro.        Fosco.

Nel frattempo scorrevano immagini, interviste e dichiarazioni.

Vista da qui sembrava l’ennesima visita guidata al museo delle cere

Guardavo lo schermo e guardavo lui.

Mi sembrava il nipote di Grillo, che rappresenta quanto di più nuovo c’è sul nostro mercato.       Il pronipote degli altri.

E mentre facevo questa considerazione un’altra mi si affacciava : a salvarci ( forse ) dalla decadenza e dallo sfacelo socio-culturale in cui siamo finiti sarà ancora una volta l’emigrazione, con il suo carico di sofferenza e di dolore, ma anche di ricchezza umana e conoscenza del mondo.

Emigrazione nostra verso gli altri, ma anche di altri verso di noi

Antidoto alla decadenza.. Costoso ma efficace farmaco salva-vita.

 

Vi dicevo della loro curiosità.

Ne ho avuto la riprova un attimo dopo, quando un nepalese sui 40 di etnìa Sherpa seduto poco più in là si è inserito nella nostra discussione

E’ diretto in Germania, dove ha amici conosciuti durante un trekking.

“ Anche voi problemi con le elezioni ed il governo ?” mi chiede.

Forse si, vedremo, dipende.             Glisso e prendo tempo.

Noi in Nepal non abbiamo ancora una Costituzione dopo quasi 5 anni, ed anche i Governi di fatto non ci sono, o durano un attimo e cadono.

Proprio in questi giorni, forse oggi stesso, potrebbe nascere un nuovo governo, di grande coalizione, sostenuto da 21 Partiti ed 11 di opposizione, ma la novità è che il Primo Ministro sarà un “tecnico”, un Giudice dell’Alta Corte scelto al di fuori dei Partiti e sopra le parti.

“ mi par di ricordare di aver visto qualcosa di simile negli ultimi tempi “ gli rispondo.

Il vostro sarà preso dal mondo della Giustizia, il nostro proviene da quello dell’Economia, ma per il resto non vi sono gran differenze.

Ed i risultati li stiamo vedendo da qui su di uno schermo

Imparate pure, ma sappiate che ci sono anche i cattivi Maestri.

 

Gli ho lanciato una provocazione : perchè non proviamo entrambi come si vive senza un Governo ?

In fondo voi lo fate da anni, noi potremmo provare.

Con il placet della Merkel il M5S potrebbe indire un Referendum popolare.

In alternativa Dario Fo Presidente della Repubblica, Grillo del Consiglio, Crozza agli Interni

Resta da decidere chi suonerà la lira (…… non l’Euro ) sulle macerie fumanti …..

Niente di nuovo sotto il sole

La Storia si ripete : la farsa vira in tragedia

Al suono della tarantella.

 

‘notte             Mauro        ( con le scuse per un incipit così amaro )

 

 

 

 

 

 

 

 

Un commento

  1. Bentornato.

Scrivi una risposta a curls Cancella risposta